venerdì 11 settembre 2009

Berlusconi e la dignità

Berlusconi ha detto in varie conferenze stampa degli ultimi giorni che: 1) non ha mai pagato per fare sesso con delle prostitute, 2) non ha mai rubato e 3) non ha mai usato il suo potere per arricchirsi.

Per capire lo squallore e l'inopportunità dell'omino farò un paragone iperbolico ma, secondo me, chiaro: è come se un sacerdote, per invitare le mamme presenti la domenica a messa a portare i loro figli al catechismo, dicesse dal pulpito: "io non ho mai avuto tendenze pedofile e non mi masturbo da quando sono sacerdote! Lasciate che i pargoli vengano a me."

P.S. In un paese normale, con un opposizione con il coraggio di aprire la bocca per dire una (una sola!) parola di contestazione, Berlusconi si sarebbe già dimesso. D'altronde, come dice Ellekappa, "ogni popolo ha il governo che si merita, noi anche l'opposizione".

domenica 21 giugno 2009

Mignottocrazia

Premessa: Berlusconi organizza feste a casa sua invitando ragazze giovani e piacenti e anche escort con cui fa sesso a pagamento (per chi ha 10 minuti in questo video il requiem della dignità di un capo di stato).

Due considerazioni da tenere a mente: 1) fra tre settimane c'è il G8 e i giornalisti stranieri lo massacreranno; 2) la moglie ha chiesto il divorzio e se queste storie vengono confermate gli leva anche l'anima.

Secondo me si dimette a breve.

lunedì 9 febbraio 2009

A cardinà, ariccojete a fascetta!

Il cardinale Barragan ha perso un'ottima occasione per mettere in pratica la sua decennale saggezza e tenere la bocca chiusa. Appena ricevuta la notizia del decesso di Eluana Englaro ha dichiarato "Che il Signore l'accolga e perdoni chi l'ha portata a questo punto".
Primo. Il Signore chi?
Secondo. Chi l'ha portata a questo punto? Chi ha speculato sulla tragedia tutta privata di una famiglia italiana per acquistare visibilità politica? Chi ha sbattuto in prima pagina il caso per nascondere manovre indecenti? Chi ha cavalcato ancora una volta l'onda becera e populista per difendere i privilegi di un culto religioso invadente e arrogante? Chi si arroga il diritto di intrusione in base a una fede cieca, spietata e idiota?

venerdì 9 gennaio 2009

Massacro a Gaza 2

Joe Biden, prima ancora che Obama venisse eletto, aveva "previsto", insieme ad altri, che il nuovo presidente degli Stati Uniti si sarebbe trovato a dover affrontare una gravissima crisi internazionale all'inizio del suo mandato. 
L'atteggiamento di Israele, storico alleato degli Stati Uniti e alla vigilia delle elezioni, è quello di chi vuole tirare la corda con il fine di spezzarla. Il sangue innocente dei palestinesi di Gaza è il tappeto rosso che uno stato militare sta stendendo ai generali americani e ai falchi della "guerra perenne".
Le centinaia di bambini massacrati dall'esercito israeliano in questi giorni sono il prezzo da pagare perchè la macchina della produzione di armi non si inceppi, perchè la mina del terrore non sia disinnescata, perchè la paura, la miglior alleata dei potenti, non passi.
Da leggere il blog di Vittorio Arrigoni, attivista dei diritti umani, unico italiano rimasto a Gaza.

domenica 4 gennaio 2009

Massacro a Gaza



In queste ore i carri armati israeliani stanno facendo strage di civili palestinesi inermi. La striscia di Gaza e i suoi abitanti, umiliati dalla segregazione e dall'embargo, vengono massacrati nel silenzio complice dell'Europa e degli Stati Uniti. 
Come ha scritto giustamente Giampaolo Calchi Novati sul Manifesto: "Se Israele è la forza vincente, incombono su Israele le responsabilità maggiori. Deve scegliere molto semplicemente se accanirsi contro i vinti (i palestinesi) o contribuire al loro riscatto."

sabato 13 dicembre 2008

Dai giovani tedeschi ai giovani "ricercatori precari"

Hannah Arendt all'inizio degli anni '60 scriveva:

Martin buber definì l'esecuzione [di Eichmann] un "errore di portata storica", che poteva "liberare dal senso di colpa molti giovani tedeschi" - un argomento che stranamente riecheggiava le idee dello stesso Eichmann, il quale proprio per quella ragione aveva espresso un giorno il desiderio di essere impiccato in pubblico. (Questo, probabilmente, Buber non lo sapeva, ma è strano comunque che un uomo dela sua statura morale e della sua intelligenza non si rendesse conto di quanto spurio fosse qul tanto reclamizzato senso di colpa. Sentirsi coplevoli quando non si è fatto nulla di male: quanta nobiltà d'animo! Ma è assai difficile e certamente deprimente ammettere la colpa e pentirsi. La gioventù tedesca, ad ogni passo della sua vita, è circondata da tutte le parti da uomini che oggi rivestono cariche pubbliche importanti e che sono vermanete coplevoli, ma non sentono nulla. Di fronte a questo stato di cose, la reazione normale dovrebbe essere lo sdegno, ma lo sdegno sarebbe molto pericoloso - non un pericolo fisico, ma sicuramente un ostacolo per la carriera. I giovani tedeschi - uomini e donne - che ogni tanto, come in occasione della pubblicazione del Diario di Anna Frank oppure del processo Eichmann, esplodono in manifestazioni isteriche di senso di colpa, non vacillano sotto il peso del passato, sotto il peso delle colpe dei loro padri; cercano piuttosto di sottrarsi alla pressione dei veri problemi attuali rifugiandosi in un sentimentalismo a buon mercato.)

Giulio Palermo scriveva un anno fa sul Manifesto una lettera aperta ai cosiddetti "ricercatori precari":

[...] voi non siete “ricercatori precari”, come dichiarate, bensì siete “aspiranti ricercatori in corso di cooptazione”. Ed è proprio questo essere ancora in corso di cooptazione che vi crea tanti fastidi. Voi vorreste partecipare maggiormente ai privilegi riservati alla corporazione, ma conoscete i rischi della cooptazione. Per questo, rimanete bene in riga, a disposizione del vostro referente e scattate ad ogni sua indicazione. [...]
Che le vostre denunce del malcostume dei concorsi truccati siano false e ipocrite si evince anche dal fatto che vi guardate bene dal portarle in magistratura, perché sapete bene che rompere le regole informali della cupola baronale, significa restare senza protezione.


venerdì 12 dicembre 2008

Ndrine e logge massoniche

Promemoria per il futuro: elenco delle persone che, con parole, azioni o omissioni, si sono scagliate contro De Magistris e chiunque tentasse di svelare la ragnatela di interessi economici criminali che in Calabria e Basillicata collega mafiosi, politici, imprenditori, ciellini, magistrati e massoni.
Clemente Mastella, Romano Prodi, Giorgio Napolitano, Angleino Alfano, Nicola Mancino, Silvio Berlusconi, Paolo Mieli, Giuseppe D'Avanzo, Massimo D'Alema, Pier Ferdinando Casini, Marco Minniti, ...
P.S. Uno dei motivi della trasversalità degli attacchi a De Magistris è che le sue indagini toccavano i vertici della massoneria contemporanea, da Giancarlo Elia Valori in giù. Per una bella biografia di Valori si può leggere un articolo di Gianni Barbacetto.