sabato 13 dicembre 2008

Dai giovani tedeschi ai giovani "ricercatori precari"

Hannah Arendt all'inizio degli anni '60 scriveva:

Martin buber definì l'esecuzione [di Eichmann] un "errore di portata storica", che poteva "liberare dal senso di colpa molti giovani tedeschi" - un argomento che stranamente riecheggiava le idee dello stesso Eichmann, il quale proprio per quella ragione aveva espresso un giorno il desiderio di essere impiccato in pubblico. (Questo, probabilmente, Buber non lo sapeva, ma è strano comunque che un uomo dela sua statura morale e della sua intelligenza non si rendesse conto di quanto spurio fosse qul tanto reclamizzato senso di colpa. Sentirsi coplevoli quando non si è fatto nulla di male: quanta nobiltà d'animo! Ma è assai difficile e certamente deprimente ammettere la colpa e pentirsi. La gioventù tedesca, ad ogni passo della sua vita, è circondata da tutte le parti da uomini che oggi rivestono cariche pubbliche importanti e che sono vermanete coplevoli, ma non sentono nulla. Di fronte a questo stato di cose, la reazione normale dovrebbe essere lo sdegno, ma lo sdegno sarebbe molto pericoloso - non un pericolo fisico, ma sicuramente un ostacolo per la carriera. I giovani tedeschi - uomini e donne - che ogni tanto, come in occasione della pubblicazione del Diario di Anna Frank oppure del processo Eichmann, esplodono in manifestazioni isteriche di senso di colpa, non vacillano sotto il peso del passato, sotto il peso delle colpe dei loro padri; cercano piuttosto di sottrarsi alla pressione dei veri problemi attuali rifugiandosi in un sentimentalismo a buon mercato.)

Giulio Palermo scriveva un anno fa sul Manifesto una lettera aperta ai cosiddetti "ricercatori precari":

[...] voi non siete “ricercatori precari”, come dichiarate, bensì siete “aspiranti ricercatori in corso di cooptazione”. Ed è proprio questo essere ancora in corso di cooptazione che vi crea tanti fastidi. Voi vorreste partecipare maggiormente ai privilegi riservati alla corporazione, ma conoscete i rischi della cooptazione. Per questo, rimanete bene in riga, a disposizione del vostro referente e scattate ad ogni sua indicazione. [...]
Che le vostre denunce del malcostume dei concorsi truccati siano false e ipocrite si evince anche dal fatto che vi guardate bene dal portarle in magistratura, perché sapete bene che rompere le regole informali della cupola baronale, significa restare senza protezione.


venerdì 12 dicembre 2008

Ndrine e logge massoniche

Promemoria per il futuro: elenco delle persone che, con parole, azioni o omissioni, si sono scagliate contro De Magistris e chiunque tentasse di svelare la ragnatela di interessi economici criminali che in Calabria e Basillicata collega mafiosi, politici, imprenditori, ciellini, magistrati e massoni.
Clemente Mastella, Romano Prodi, Giorgio Napolitano, Angleino Alfano, Nicola Mancino, Silvio Berlusconi, Paolo Mieli, Giuseppe D'Avanzo, Massimo D'Alema, Pier Ferdinando Casini, Marco Minniti, ...
P.S. Uno dei motivi della trasversalità degli attacchi a De Magistris è che le sue indagini toccavano i vertici della massoneria contemporanea, da Giancarlo Elia Valori in giù. Per una bella biografia di Valori si può leggere un articolo di Gianni Barbacetto.

mercoledì 19 novembre 2008

Dal blog di Andrea Rivera su micromega...

Obama presidente, la Lewinsky è rimasta a bocca aperta.
Per il papa Pio XII è stato un dono di Dio. Ma al papa non gli hanno mai detto di non accettare niente dagli sconosciuti?
Veltroni ha incontrato Obama in America... io ho chiamato subito Obama: obà non je dà la mano che porta sfiga!
I Casalesi vogliono uccidere Saviano... perchè ancora non hanno letto Moccia...

sabato 25 ottobre 2008

PD o la moltiplicazione dei pani e dei fessi

Il responsabile della comunicazione del PD ha affermato che, nell'arena del Circo Massimo, al momento del discorso di Veltroni c'erano più di 2 milioni e mezzo di persone (e altre ancora stavano continuando ad affluire!).
Mi sono preso la libertà di controllare le dimensioni del Circo Massimo (basta vedere su Google Maps): a voler essere generosi tutta l'area del Circo Massimo è lunga 600 metri e larga 150 metri per una superficie totale di 90.000 metri quadrati.
Per sistemare 2.500.000 di persone in 90.000 metri quadri ci vogliono 27.8 persone per metro quadro...
Poichè gli organizzatori parlano di "oltre" 2 milioni e mezzo e poichè casa mia è circa 65 metri quadri, la prossima festa che faccio invito 1820 persone! Grazie Veltroni!

mercoledì 15 ottobre 2008

Piccolo diario di Svezia...

12.10.2008 - Sono stato a cena con Gunnar, un PhD islando-svedese con cui collaboro e con un suo collega. Con Gunnar siamo d'accordo su tutto, dalla politica economica alla religione, dalla saggistica al ruolo della scienza. Siamo arrivati alla conclusione che non c'è posto per entrambi in una città piccola come Uppsala...

Hotel in un paese che è la frazione di un paese che è la frazione di un buco di culo che è la periferia della frazione di Uppsala. Non ho visto nessuno né alla reception né nelle stanze...


13.10.2008 - Ho affittato una bici. Dopo venti minuti che pedalavo nel nulla intriso di odore di concime ho capito che il freno è nei pedali.

La bici ha due marce, una è durissima, l'altra è infernale. Gli svedesi sono andati a pranzo alle 11.30. Pensavo volessero farmi uno scherzo. Ho chiesto se alla mensa avessero cappuccino e brioche.
La sera ho mangiato il kebab più grande e merdoso della storia dei kebab, qui:

Non ci andate.
Mai.

14.08.2008 - Dopo una giornata di misure siamo andati a giocare a calcetto. Prima di noi c'era una partita di settantenni (non scherzo) che giocavano a hockey con mazze e palla di gomma. Per distinguere le due squadre una squadra giocava senza maglietta...Lo spettacolo di 12 vecchi seminudi che si agitano con delle mazze da golf in una palestra è stato indimeticabile (purtroppo).

15.08.2008 - Oggi mi è stato imposto l'uso delle ciabatte nei laboratori: le scarpe portano sporco. Questo spiega perchè i 20 fisici del gruppo girano tutto il giorno in birkenstock o in calzini. Pensavo fosse una moda. Comunque è piacevole e fa bene alla mia arroganza: è molto difficile prendersi sul serio quando si lavora in ciabatte. Tornando in bici all'albergo ho finalmente incontrato un essere vivente: un capriolo.

continua...

sabato 4 ottobre 2008

Frati e fratelli

Ieri è stato eletto il nuovo rettore de La Sapienza, la più grande università d'Europa (per numero di studenti e perchè ci ho studiato io, ovviamente). Il nuovo magnifico si chiama Luigi Frati ed è (era) preside della Facoltà di Medicina dal 1990! Per avere una visione più chiara della sua carriera si può leggere un bell'articoletto uscito sull'espresso il 12 gennaio 2007...QUI.

In quest'articolo si legge ad esempio che
"Il 14 novembre del 2004, quando la sua diletta primogenita Paola è stata impalmata da Andrea Marziale, il preside Frati ha usato l'Aula grande del suo istituto all'università per la festa di nozze con 200 invitati. Buffet ricchissimo dalla porchetta ai pasticcini, catering in livrea e la troupe delle 'Iene' a immortalare l'evento. Paola Frati è laureata in legge, ma è diventata professore ordinario di medicina legale alla Seconda facoltà (dove non insegna il padre). L'altro figlio di Frati, Giacomo, laureato in medicina, ha vinto invece il concorso da ricercatore nella facoltà paterna. Mentre la moglie, Luciana Rita Angeletti, ha fatto una carriera-lampo. Alla fine degli anni Ottanta era una semplice professoressa di lettere in una scuola superiore. Nel 1995 la ritroviamo nella facoltà del marito addirittura come professore ordinario di Storia della medicina. Anche suo fratello, Pietro Ubaldo Angeletti, insegnava patologia a Perugia, la stessa facoltà dove Frati iniziò la sua ascesa universitaria. Il cognato (morto negli anni Novanta) è stata una figura importante soprattutto perché era l'amministratore della filiale italiana della multinazionale farmaceutica Merck Sharp & Dohme."

L'articolo continua sottolineando come Frati abbia potuto agire indisturbato, piazzando parenti in ogni posto disponibile, con il consenso dei suoi colleghi, buona parte dei quali avevano ricevuto favori o erano stati chiamati per cooptazione dal magnifico stesso (tributandogli riconoscenza a vita).

L'elezione di Frati a rettore dimostra come i mali dell'Università non siano solo riconducibili ad una cronica mancanza di fondi, come spesso lamentato (giustamente). Un male molto maggiore, perchè endemico del Sistema universitario, è costituito dal metodo di selezione del personale docente, il quale viene cooptato in base a criteri clientelari, familiari e mafiosi. Lo stesso personale docente che si lamenta della mancanza di meritocrazia davanti ai giornali, è l'artefice complice del sistema. Su questa questione è interessante leggere un bellissimo articolo di Giulio Palermo (per l'articolo cliccate sul link "Ricercatori precari e baroni), ricercatore alla Facoltà di Economia dell'Università di Brescia, uscito sul Manifesto il 12 dicembre 2007.

Spero che l'indignazione studentesca esploda con tutta la veemenza del caso. Indignazione non (solo) contro Frati, ma soprattutto contro quei 1788 professori che lo hanno votato!

mercoledì 1 ottobre 2008

12 MW

Oggi abbiamo portato i bambini (le matricole di Fisica) a fare un giro alla centrale elettrica da 12 MW che fornisce energia alla mia Università. Queste sono alcune foto scattate nei sotterranei dove circola l'acqua calda...

mercoledì 24 settembre 2008

Il ritorno del principe

Ieri sera a Roma è stato presentato il libro "Il ritorno del Principe": un'intervista di Saverio Lodato a Roberto Scarpinato, giudice antimafia a Palermo. Il libro va letto da tutti e andrebbe insegnato nelle scuole.
Per chi, come me, non c'è potuto essere è disponibile la registrazione degli interventi.

venerdì 19 settembre 2008

Bavaglio

Qui sotto, il video della presentazione di "Bavaglio", l'ultimo libro di Marco Lillo, Peter Gomez, Marco Travaglio e Pino Corrias

http://bavaglio.dolmedia.tv/

mercoledì 10 settembre 2008

Sabina Guzzanti a processo?!?!

Con questo post voglio esprimere la mia solidarietà assoluta, oltre all'ammirazione più totale, a Sabina Guzzanti. Per la serie "processateci tutti" riporto il testo (sottoscrivendolo, per quanto non creda nell'inferno) del suo intervento a piazza Navona che ha fatto tanto incazzare i benpensanti:

Fra vent’anni Ratzinger sarà morto e starà dove deve stare: all’Inferno, tormentato da dei diavoloni, frocioni, attivissimi.

Detto per inciso, come già spiegato da Daniele Luttazzi in varie occasioni, l'unico metro di giudizio di un attore satirico è, e deve essere, la risata del pubblico (oltre che dell'autore). Lo sketch di Sabina Guzzanti era esilarante, chiusa la questione.

venerdì 22 agosto 2008

Che fare?



In Italia il potere esecutivo ha di fatto scalzato quello legislativo: i parlamentari sono stati scelti da pochi in base al loro grado di obbedienza e la loro funzione è stata ridotta a quella di ratifica delle decisioni prese dal governo (tramite il continuo ricorso al voto di fiducia).
Adesso si vuole introdurre membri di nomina politica anche nel Consiglio Superiore della Magistratura, in modo da controllare definitivamente anche il terzo potere, quello giudiziario.
Del quarto potere, cioè del conflitto di interessi, non ne parla più nessuno, neanche a sinistra.
L'esecutivo di fatto controlla tutti gli apparati dello Stato configurandosi come un governo dittatoriale.
La presa del potere è avvenuta in modo graduale ma inesorabile.

martedì 19 agosto 2008

Il blog cambia nome

Dopo il ritorno dalle vacanze (2 settimane in Sicilia a mangiare cassatelle tchapanesi cuocendo al sole di Favignana) il ritorno in Olanda ha significato principalmente il ritorno al grigio.
In Olanda è brutto quando piove ed è bello quando non piove...
In Olanda il grigio è lo sfondo su cui disegnare le proprie giornate.

venerdì 20 giugno 2008

InFinocchiaro

La Finocchiaro, a proposito della lettera di Berlusconi a Schifezza e delle proposte di legge sulla giustizia, scrive:

Si tratta di uno spettacolo già visto in precedenti edizioni che però oggi tocca un apice davvero pericoloso. Salta agli occhi che il "Berlusconi statista" fa fatica ad emergere e che l’atteggiamento del premier sulla giustizia è quello di sette anni fa. Per noi con questi emendamenti in Senato e con questo comportamento della maggioranza non può esistere nessun dialogo.

La InFinocchiaro, con 15 anni di ritardo sulle persone normodotate, forse ha capito che con Berlusconi non è possibile alcun dialogo e che Berusconi non sarà mai uno statista perchè 1) non vuole, 2) se ne frega di essere uno statista, 3) non gli conviene, 4) se anche volesse non ne sarebbe capace.

Io onestamente non credo che la InFinocchiaro sia così imbecille da credere alle sue stesse parole (lo sa benissimo chi sia Berlusconi e cosa abbia in mente), ma mi incazzo perchè evidentemente ci ritiene così imbecilli da ascoltarle!

lunedì 16 giugno 2008

martedì 20 maggio 2008

L'inizio del nazismo (secondo Brecht)

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
(Bertolt Brecht)

P.S. Grazie Sardo...

Pubblico dal blog di Grillo l'intervento di Travaglio sui recenti avvenimenti che hanno coinvolto lui e il presidente del Senato (sic) Schifani. Troppo figo. Viva la rete!

passaparola

lunedì 19 maggio 2008

Riassunto

Sono appena tornato sall'Italia. Per esprimere il mio commento politico utilizzerò una vecchia vignetta di Altan:





giovedì 8 maggio 2008

Scaramanzia

È dal 15 Aprile che non pubblico un post ed è dal 15 Aprile che aspetto la risposta di un referee per un articolo al quale tengo in modo particolare.

Essendo un razionalista, non credo alle coincidenze o alla sfiga, ma tanto vale provare: dai referee! Io il post l'ho scritto adesso tu fai il tuo dovere!

martedì 15 aprile 2008

Asilo politico


Ho votato Sinistra Arcobaleno. Sono troppo depresso per commentare.

domenica 13 aprile 2008

sabato 29 marzo 2008

Politometro

Ho fatto il test di Repubblica.it per vedere dove mi colloco nella geografia politica italiana...niente di sorprendente...se non che Veltroni sia messo tra i progressisti laici!


venerdì 14 marzo 2008

Lettera a Berlusconi

Oggi ho mandato questa mail al nanomafioso (se volete fare altrettanto: berlusconi_s@camera.it)

On. Berlusconi,

vista la sua posizione sul tema del lavoro precario, mi permetto di chiedere la mano di suo figlio.
Non sono omosessuale, ma se questa è veramente l'unica soluzione, farò un sacrificio.

Cordiali saluti,

Andrea Baldi

giovedì 13 marzo 2008

Incontro elettorale con Arnold Cassola

Abbiamo organizzato per il 28 Marzo un incontro/dibattito con Arnold Cassola, parlamentare uscente dell'Unione e capolista alla Camera per la Sinistra Arcobaleno nella circoscrizione europea.


sabato 8 marzo 2008

Luttazzi

Dal Blog di Daniele Luttazzi:

Col PD, sparisce la critica. Resta la gestione dell’esistente. Grazie a tutti. Avete fatto quello che potevate.

Il PD è come la morte per annegamento. Una sensazione meravigliosa dopo che smetti di lottare.

giovedì 6 marzo 2008

Partito (Comunista e finito) Democratico

Calearo (squalo di Federmeccanica capolista del PD in Veneto) a Ballarò (testuale):
"Credo che San Clemente Mastella ha fatto un bene al paese, perchè ha fermato un governo e adesso, almeno questa è la mia posizione, adesso c'è un partito come il partito democratico che corre da solo, che fa un progamma moderno".
"Ci son state delle cose fatte molto bene dal governo Berlusconi, tipo la legge Biagi, eccezionale, presa da una conseguenza della legge Treu, si poteva fare di più con un governo così forte, questo è il mio punto di arrivo, cosa che non è stata possibile con il governo che è caduto l'altro giorno".

Visto che, ancora una volta, non ci posso credere sono andato a leggermi il programma del PD

http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=45315

Ammetto di non averlo letto tutto (le cazzate noiose non mi appassionano troppo) ma sono rimasto colpito da alcune cose:
- non c'è nessun riferimento alla legge 30 (quella che hanno vilmente chiamato legge Biagi), se non vaghi accenni alla riduzione del precariato, che però dovrebbe passare anche per l'allungamento del periodo di prova (?)
- non una parola sulla abolizione delle leggi ignobili in merito di (in)giustizia approvate da Berlusconi, non una.
- all'interno del capitolo "4. DIRITTO ALLA GIUSTIZIA GIUSTA, IN TEMPI RAGIONEVOLI", relegati in fondo e ben nascosti hanno aggiunto due codicilli che con la giustizia non c'entrano nulla: "Per l'autodeterminazione del paziente" e "Diritti della persona che convive stabilmente" per un totale di 6 righe scarse.
- per giustificare il nuovo sistema di precarietà e indorare la pillola con delle presunte garanzie sociali hanno adottato il termine "flexicurity"!!! Roba che Nanni Moretti (e qui c'è una frecciatina a chi sa lui) gli avrebbe riempito la faccia di sberle urlando "le parole sono importantiiiiiii!!!!!!!".
- Un altro titolo inquietante "Sanità: più imprenditorialità, meno intrusioni della politica". Meno intrusione della politica ok, ma non lo sanno che è proprio la sanità privata (l'imprenditorialità) il grande business delle mafie e dei corrotti in genere?!? Ma non lo sanno come funzionano le asl in tutta Italia?!?

Come commento cito una frase della donna con più buchi che neuroni, la Prestigiacomo, che, con spregio del ridicolo, ha affermato: "il programma elettorale [del PD], che effettivamente appare piuttosto scopiazzato al nostro, è un programma poco credibile" ...

martedì 4 marzo 2008

Veltroni, baciamo le mani

Premessa: Berlusconi ha fatto i soldi negli anni '70, molto probabilmente riciclando contanti della mafia tramite la banca del padre (Banca Rasini). Aveva mafiosi in casa. Ha fondato il partito con un mafioso (Dell'Utri) nel '93 ad un anno di distanza dall'uccisione di Falcone e Borsellino e poco dopo la fine delle bombe a Roma, Firenze e Milano...

Seconda premessa: non credo che Berlusconi verrà a smentire la prima premessa perchè 1) sospetto non legga questo blog, 2) quando i giudici gli hanno chiesto di spiegare dove avesse preso i soldi, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Terza premessa (che mi porta lontano dall'argomento di questo post, ma pazienza): un uomo politico qualunque, per non parlare di uno del calibro di Berlusconi, in un paese europeo normale, DEVE spiegare come si è arricchito se vuole essere credibile agli occhi dell'opinione pubblica, figuriamoci se si sognerebbe mai di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti ai giudici. In un paese protestante poi una scelta del genere sarebbe vista immediatamente come un'implicita ammissione di colpevolezza (come dargli torto!).

Ciononostante: oggi me la prendo (di nuovo) con il PD. Il PD ha infatti avuto la bella idea di non candidare Rita Borsellino alla guida della regione Sicilia e di preferirle Anna Finocchiaro (nel frattempo la Borsellino ha trovato asilo nella SAC, Sinistra Arcobaleno Chenomedelcazzo). La Finocchiaro si è subito data da fare per combattere il male maggiore della Sicilia che affligge il 90% dei commercianti: il traffico. Ha infatti nominato come guru spirituale per la stesura del suo programma un certo Salvo Andò, ex ministro della Difesa del Governo Amato.
Dalla voce di wikipedia su Salvo Andò si legge: "Nel contesto del periodo di Mani pulite degli anni novanta, è stato processato dal Tribunale di Catania per voto di scambio con il clan mafioso «Santapaola»: il procedimento, durato 7 anni, è terminato il 6 giugno 2000 con la prescrizione. Il pubblico ministero aveva concluso la requisitoria definendo il reato provato, ma caduto in prescrizione trattandosi di fatti del 1989."
Per saperne ancora di più si può leggere l'articolo di Travaglio sull'Espresso
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Ando-e-torno/1996554/18

Come se non bastasse, al quinto posto della lista PD per il Senato in Sicilia spunta Vladimiro Crisafulli, la cui faccia vale più di mille parole

ma al quale non bisogna lesinare neanche le parole: sempre da wikipedia "Crisafulli nel 2002 fu messo sotto inchiesta in seguito ad un filmato che lo ritraeva in un hotel di Pergusa durante il congresso provinciale della CGIL scuola, in compagnia di un presunto boss mafioso Raffaele Bevilaqua e «si fa baciare sulle guancie [...] e con lui discute a lungo di appalti, assunzioni, raccomandazioni e favori vari»."
Ora wikipedia è molto cauta a dire "presunto boss" di uno "arrestato il 24 luglio 2003, su richiesta della Dda di Caltanissetta, condannato in primo grado a 11 anni per associazione mafiosa nel processo “Leopardo”. Attualmente accusato di essere stato nominato capo della cosca di Enna da Bernardo Provenzano, di avere gestito l’assegnazione di appalti, aggiudicandosi lavori tramite l’impresa di costruzioni “Omnia” intestata al figlio, e di avere pilotato consensi elettorali.

Visto che non ci posso credere, visto che le mafie sono la realtà imprenditoriale più grande del paese e visto che i capi DS, fin dai tempi dei "capitani coraggiosi" di Colaninno e in più di un'occasione hanno rivendicato il loro diritto a dialogare con i grandi imprenditori...mi preoccupo.

lunedì 3 marzo 2008

Omicidi sul lavoro




Oggi i miei due neuroni sono collegati su due notizie, solo apparentemente scorrelate:

Notizia numero 1: Il PD ha candidato Massimo Calearo, Presidente di Federmeccanica. Tanto per capire di chi si tratti è colui che, quando i metalmeccanici gli hanno chiesto un aumento di 127 euro lordi ha risposto "È una proposta ridicola", e li ha tenuti in trattativa per 7 mesi costringendoli a 50 ore di sciopero. Il PD ha anche candidato Matteo Colaninno (o Colaninno Jr.: figlio del "capitano coraggioso" Roberto Colaninno), Vice Presidente e Presidente del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori.

Notizia numero 2: a Molfetta sono morte, lavorando, 5 persone. Stavano pulendo una cisterna piena di zolfo senza maschere antigas e sono state uccise dalle esalazioni di acido solforico. (Mi verrebbe da dire che sono state uccise da un mercato del lavoro selvaggio, senza regole, senza tutele, un far-west terra di conquista di "imprenditori" spregiudicati e nella maggior parte dei casi impuniti)

Per commentare cito Titti Di salvo: “il Pd, annunciando la propria equidistanza tra lavoro e impresa, di fatto rinuncia esplicitamente a rappresentare il lavoro, perché se c’è equidistanza vuol dire che non c’è differenza. Che c’è pari forza. Al contrario, tutto il diritto del lavoro italiano si basa ancora su un punto: non c’è pari forza tra imprenditore e lavoratore. I contratti e lo statuto dei lavoratori si incaricano esattamente di riequilibrare questa forza che non è pari.”

domenica 17 febbraio 2008

Aborto

È interessante vede i siti:

http://www.johnstonsarchive.net/policy/abortion/index.html

e

http://en.wikipedia.org/wiki/Abortion

che riportano un po' di statistiche sulle percentuali mondiali di aborti e sulle legislazioni dei vari paesi.

Si scoprirebbe ad esempio che la Spagna, molto rigida in materia, risulta avere la stessa percentuale di aborti dell'Olanda, dove l'aborto è legale fino quasi al sesto mese. Che l'Italia ha una percentuale di aborti maggiore di entrambe. Che il numero di aborti all'interno di uno stesso paese è sempre maggiore nelle fasce più deboli della popolazione. Che in Italia il numero totale di aborti è diminuito negli ultimi 10 anni, ma è contemporaneamente aumentato a dismisura il numero di aborti tra le immigrate. Che a (quasi) parità di legislazione, le nazioni dell'est europeo hanno tassi di aborti molto maggiori che in Italia o in Francia. Che nazioni come la Svezia hanno un tasso di aborti relativamente elevato perchè i dati sono raccolti cum grano salis.

Leggendo attentamente c'è anche il rischio di scoprire che vietare l'aborto, o paventare dei consultori/tribunali dell'inquisizione, non serve assolutamente a niente. Che quando si sceglie l'aborto lo si fa nella maggiorparte dei casi perchè in condizioni di debolezza sociale. Che se si vuole diminuire il numero di aborti bisogna dare assistenza alle famiglie, alle coppie non sposate, ai ragazzi, aprire asili nido, combattere la precarietà del lavoro, ... Che anche dopo tutto questo una certa percentuale di aborti è fisiologica. Che la scelta non può che spettare alla donna. Che sarebbe meglio che Ferrara esplodesse...

sabato 26 gennaio 2008

Il Governatore "pentito"

Totò Cuffaro ha detto che si dimetterà da Governatore della Sicilia, poi "da fonti parlamentari" si è appreso che l'UDC intende assegnarli un posto sicuro in Parlamento alle prossime elezioni.

A mio avviso, per comprendere perchè Totò Vasa-Vasa abbia deciso di dimettersi, dopo aver annunciato l'esatto contrario, basta ribaltare l'ordine temporale dei due eventi sopracitati: il Governo cade, la casa delle libertà condizionate spinge per elezioni immediate con liste elettorali blindate, l'UDC garantisce al neo-condannato un posto come capolista, Cuffaro annusa l'immunità parlamentare e si dimette, pronto a imbarcarsi in quella discarica in cui hanno trasformato il Parlamento.

giovedì 24 gennaio 2008

Giustizia

Luigi De Magistris ha annunciato le dimissioni dall'Associazione Nazionale Magistrati. Lo ha fatto con una lettera disponibile sul sito dell'Espresso:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Dico-addio-alla-casta-dei-giudici/1977232//0

Oggi ho spiegato ad un mio collega che cosa stava succedendo in Italia e chi fosse Mastella...prima si è messo a ridere incredulo, poi piano piano ha cominciato a capire e nel giro di 5 minuti è arrivato al nocciolo: "Ma un paese del genere non dovrebbe far parte dell'UE!".

domenica 20 gennaio 2008

Don Totò e Don Clemente

Nei giorni scorsi Clemente Mastella si è visto arrestare la moglie e praticamente tutto il suo partito (oltre ad essere lui stesso indagato) per le solite storiacce di concussione, falso, assunzioni a pagamento ecc...Ieri invece Totò Cuffaro era raggiante perchè è stato condannato a soli 5 anni di reclusione per favoreggiamento verso dei mafiosi, ma senza l'aggravante di favoreggiamento alla mafia. Cioè lui aiutava i mafiosi, che sono stati riconosciuti mafiosi, ma non sapeva che erano mafiosi, quindi anzichè 8 anni se ne becca solo 5, più l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Oltre alle sventure giudiziarie, Mastella e Cuffaro hanno qualcos'altro in comune: sono stati i due testimoni di nozze di Francesco Campanella, ex segretario nazionale dei giovani dell'UDEUR, nonchè pentito di mafia ancora in carcere (è quello che procurò i documenti falsi a Provenzano per andarsi a curare a Marsiglia).

http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Campanella

Ora sia Cuffaro che Mastella hanno sempre sostenuto che non sapevano della pericolosità dell' individuo ai tempi del matrimonio, ma oggi una nuova domanda si impone: Francesco Campanella, boss della mafia pentito, sapeva con che razza di gentaccia aveva a che fare quando si è scelto i testimoni di nozze?

sabato 19 gennaio 2008

Bussola rotta

Oggi tocca a Ilvo Diamanti, che ci indica la rotta (sbagliata) con la sua rubrica "Bussole":

http://www.repubblica.it/2007/02/rubriche/bussole/minima-democrazia/minima-democrazia.html

Dopo avero notato che le proteste sono state avanzate da una piccolissima minoranza (come dice il sardo nel commento al post precedente), Diamanti scrive: "La nostra democrazia non è più in grado di sopportare neppure una frazione di conflitto e di opposizione così ridotta."
Se non fosse che così facendo dimostrarei un eccessivo attaccamento a Repubblica, scriverei a Diamanti, solo per ricordagli che è il capo (il papa) di uno stato straniero (il Vaticano) che non è in grado di sopportare neppura una frazione di conflitto o di opposizione così ridotta: la nostra democrazia non c'entra niente.
La nostra democrazia era rappresentata da chi, senza paura delle rappresaglie che ci sono puntualmente state, ha espresso pubblicamente il suo disappunto per un invito incoerente e ingiustificabile.
Detto per inciso, quando ho detto ai miei colleghi olandesi delle reazioni isteriche di quasi tutti i media e quasi tutti i partiti per quello che era successo dopo la rinuncia del papa, loro credevano che il motivo di tanta rabbia fosse che il rettore si era permesso di invitare il papa...Alcuni (i più ingenui) erano convinti che il rettore si sarebbe dovuto dimettere subito...SPQO

venerdì 18 gennaio 2008

Repubblica risponde

Oggi mi è arrivata la risposta di Ezio Mauro alla mia lettera del 16 Gennaio (vedi post "Un'idea malata?").

le dico cosa avrei fatto io. avrei sconfessato il rettore, chiedendo le sue dimissioni,l perchè invitare un pontefice all'apertura dell'anno accademico è sbagliato (e l'ho scritto) perchè può dar l'idea che l'università prenda da quel discorso religioso il suo indirizzo culturale per il nuovo anno. Una volta spedito e accettato l'invito, vista l'anomalia della cerimonia, avrei chiesto e preteso che un docente parlasse a nome dei dissenzienti, spiegando le ragioni dell'autonomia e dell'indipendenza non solo della scienza, della ricerca, dell'insegnamento, ma anche del percorso culturale dell'Università: luogo dove non si contempla una Verità assoluta, ma si studiano le verità relative, e anche i principi della democrazia che le regola, le compone e ne governa l'insieme. Mi pare che sarebbe stata una strada corretta, laica, trasparente e molto netta, e non avrebbe consentito le reazioni papiste che domenica porteranno centinaia di migliaia di persone in piazza, cosa che avrei volentieri evitato.
grazie per l'attenzione.
em

Alla quale ho ri-risposto

La ringrazio per avermi risposto.
La strada che lei avrebbe percorso sembra ragionevole (sulla carta), ma dubito fortemente che, con il papa seduto tra Mussi, Veltroni e Guarini, sarebbe stato concesso ad un fisico di parlare di autonomia e indipendenza della scienza e difesa del relativismo.
La questione è che nel suo editoriale non era affatto così moderato!
Davvero non riesco a conciliare la frase:
“invitare un pontefice all'apertura dell'anno accademico è sbagliato (e l’ho scritto)”
con l’inizio del suo editoriale:
fino a ieri, questo era un Paese tollerante […] il Papa, che è anche vescovo di Roma, non può parlare all'Università della sua città, in questa Italia mediocre del 2008”
e con la presunta censura a cui accenna.
Cordiali saluti,
Andrea Baldi

giovedì 17 gennaio 2008

Istituzioni avvelenate

Questo è un periodo intenso di avvenimenti e di commenti capziosi. Su Repubblica ne compare uno al giorno, a firma di "giornalisti" di punta. Oggi è il turno di Massimo Giannini.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/moglie-mastella/giannini-istituzioni/giannini-istituzioni.html

Non sono riuscito a resistere e gli ho risposto (repubblicawww@repubblica.it):

Gentile Redazione,

se vi scrivo così spesso è per la memoria di onorabilità e affidabilità che ho del vostro giornale, prima che venisse dato in pasto ai pubblicitari e ai signori che lo dirigono.
Non posso fare a meno di commentare l'articolo di Massimo Giannini "Istituzioni avvelenate".
La critica alle intercettazioni fa l'eco allo sproloquio parlamentare partito in era Berlusconiana contro l'utilizzo di uno strumento indispensabile alle indagini: signor Giannini, se i politici rubano, la colpa è dei politici, non di chi li scopre o dei mezzi con cui li scoprono.
Lei dice che ancora non appaiono scambi di denaro: mi vuole far credere che è così ingenuo da pensare che le nomine politiche si facciano in base alla simpatia? Che un giudice metterebbe agli arresti domiciliari la moglie di un ministro perchè ha dato una spintarella innocua ad un amico? Ci prende in giro?
Lei dice "ancora una volta un soggetto colpito da una misura restrittiva della propria libertà personale ha dovuto apprendere il fatto dalla tv". Lei crede davvero che la moglie del Ministro della Giustizia abbia dovuto aspettare di guardare i telegiornali? Perchè non bussa a D'Avanzo (immagino siate vicini di stanza), potrà spiegarle come fanno le notizie riservate a filtrare dalle procure campane e ad arrivare alla stampa.
Lei scrive riguardo alle modalità di diffusione della notizia "Ancora una volta, siamo al totale snaturamento degli istituti che regolano il funzionamento del diritto" e non le passa per la testa che uno snaturamento ben maggiore sia costituito dal fatto che il nostro Ministro della Giustizia fosse testimone di nozze di un boss mafioso (per dirne una, si intende).
Ma la parte migliore del suo articolo è la chiosa qualunquista "Un'emergenza democratica c'è davvero. Ma è molto più vasta di quella che vede il leader dell'Udc. Riguarda l'affidabilità delle nostre istituzioni. Tutte le istituzioni, perché l'una non è meglio dell'altra".
Una sola domanda, davvero la pagano per scrivere queste scemenze?

Cordiali saluti,

Andrea Baldi

mercoledì 16 gennaio 2008

Un 'idea malata?

Oggi su Repubblica.it ho avuto la "fortuna" di leggere l'editoriale di Ezio Mauro.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/benedettoxvi-19/idea-malata/idea-malata.html

Dopo essermi ripreso dai conati ho scritto una lettera alla Direzione del quotidiano:


Caro Direttore,

nel suo editoriale “Un’idea malata” Lei scrive: "fino a ieri, questo era un Paese tollerante", ma non spiega come una lettera aperta scritta da decine di docenti universitari e una manifestazione studentesca possano essere segno di intolleranza.
Lei scrive : "il Papa, che è anche vescovo di Roma, non può parlare all'Università della sua città, in questa Italia mediocre del 2008", ma il papa è stato invitato a parlare e ha deciso di non venire, per non associare la sua immagine a quella di manifestazioni di protesta. Il che dimostra solo lo scarso, se non inesistente, spirito democratico del pontefice (ricordiamo la dura contestazione a Bertinotti alla Sapienza solo qualche mese fa, alla quale il presidente della Camera non si è sottratto).
Lei parla di un risultato "che sa di censura" e come lei tutti (o quasi) i quotidiani e i politici. Ma non si capisce bene con chi ve la stiate prendendo? Con i docenti che hanno scritto una lettera aperta? Con gli studenti che protestano? Contro chi si alzano le vostre insopportabili giaculatorie? Di che cosa li accusate?
Lei scrive ancora: "Ma, se non lui, altri si occuperanno sicuramente di sfruttare questa censura". E allora cosa avrebbero dovuto fare i docenti firmatari? Scrivere una lettera e tenerla nel cassetto? Gli studenti avrebbero dovuto protestare clandestinamente nelle cantine di S. Lorenzo per non dare adito ai piagnistei a cui stiamo assistendo?

Cordiali saluti,

Andrea Baldi

Amsterdam

venerdì 4 gennaio 2008

Chiagne e fotte

Back from holidays...

Ecco un articolo imperdibile di Paolo Flores d'Arcais.

http://www.partitodemocratico.it/forum/viewtopic.php?t=1474592

Mi scuso per la fonte: non mi fraintendete, non frequento il sito del Partito (Comunista e Finito) Democratico, è solo l'unico sito che lo riporta per intero (per ora): è uscito oggi su l'Unità.