venerdì 9 gennaio 2009

Massacro a Gaza 2

Joe Biden, prima ancora che Obama venisse eletto, aveva "previsto", insieme ad altri, che il nuovo presidente degli Stati Uniti si sarebbe trovato a dover affrontare una gravissima crisi internazionale all'inizio del suo mandato. 
L'atteggiamento di Israele, storico alleato degli Stati Uniti e alla vigilia delle elezioni, è quello di chi vuole tirare la corda con il fine di spezzarla. Il sangue innocente dei palestinesi di Gaza è il tappeto rosso che uno stato militare sta stendendo ai generali americani e ai falchi della "guerra perenne".
Le centinaia di bambini massacrati dall'esercito israeliano in questi giorni sono il prezzo da pagare perchè la macchina della produzione di armi non si inceppi, perchè la mina del terrore non sia disinnescata, perchè la paura, la miglior alleata dei potenti, non passi.
Da leggere il blog di Vittorio Arrigoni, attivista dei diritti umani, unico italiano rimasto a Gaza.

domenica 4 gennaio 2009

Massacro a Gaza



In queste ore i carri armati israeliani stanno facendo strage di civili palestinesi inermi. La striscia di Gaza e i suoi abitanti, umiliati dalla segregazione e dall'embargo, vengono massacrati nel silenzio complice dell'Europa e degli Stati Uniti. 
Come ha scritto giustamente Giampaolo Calchi Novati sul Manifesto: "Se Israele è la forza vincente, incombono su Israele le responsabilità maggiori. Deve scegliere molto semplicemente se accanirsi contro i vinti (i palestinesi) o contribuire al loro riscatto."